Lento il collo si torce,
il viso ricoperto di giovani capelli dapprima tentenna
poi le rughe si spianano e
la tregua sopraffà lo stupore.
Occhi camaleontici guardinghi...
i colori sbiadiscono,
l'immagine si pietrifica viva.
L'incolumità e la tristezza attendono nuove virtù...
la consapevolezza è dietrologia!
LC
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Contro-culture
Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco.
F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano

"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."
Carmelo Bene

2 commenti:
vedo che la notte ti ispira...
questa poesia è 'visiva', ma anche no.quasi un fermo-immagine interno/esterno.
il nostro amico Mr.Hyde potrebbe avere di che commentare sul titolo...
ciaù.
junko.
Lascio quei commenti a Mr.Jekyll, sempre sobrio e pungente...
Lo sguardo del "dietrologo" ha un campo più aperto, vasto...
magari più consapevole.
Delle volte soffermarsi sulle sfumature è compartecipazione dell'infinito!
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