venerdì 14 novembre 2008

LakeDown

Perdi il fiato,
costretto dall'aria che violenta ti avvolge in un turbine.
Ho tastato il fondo!
La base dura su dove ora mi poggio
è a prova di scosse,
ma ho smesso di viaggiare...
rimango narciso,
intriso in uno specchio d'acqua
che riempio di lacrime di sudore.
Si e' fatto tardi!
Il sole ha calato il sipario sul mio volto,
che si adombra progressivamente.
Ho deciso di confluire le forze in un cumulo di idee...
senza speranza, sotto pressione...
E' venuto il tempo di andare!
LC

martedì 4 novembre 2008

BoundS

E' sangue del mio seme quello che ora decapito.
Dietro stenti colmi di ironie,
si avvolgono cumuli di robaccia e fetore.
Discernendo con breve acume,
rispolvero cadute paradossali nel vuoto,
per poi rilanciarmi e strisciando sulla Terra
dolcemente approdare, affogando, in un Oceano.
Ora senza gravità,
distinguo la massa.
Mastico aria salmastra,
e nel nutrirmi d'ossigeno
perdo di nuovo i sensi...
il corpo cala impietoso negli abissi,
la mente apre gli occhi a pelo d'acqua.
LC

manO

Bevendo alla fonte del vero ebbi fame.
Come se tutto dentro di me fosse divorato, consunto , perso.
Senza più forze o energie non potei rialzarmi.
Il narcisismo fu superato e l'immagine non fu più protezione.
Il tutto nell'uno ritorna.
PM

Contro-culture

Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco. F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano

"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."

Carmelo Bene