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il tentar si stoglie nel tracciar le voglie,il mal che coglie stilla in scaglie;perder l'anima è attirar l abisso,il pensiero vive nell' esser scisso.Tra viltà e virtù nell' attenzion di moglieil mutar si scioglie in antiche maglie,s'empisse perirebbe o tornerebbe uguale?la verità traccia le strade che percorre il male."
PM
"l'acqua trascina il corpo dilaniato,nessun senso distrae,il mondo si vivifica nella sua invisibilità.La carcassa giace al giogo delle onde,in balia della luna, ora sommersa ora a galla...l'anima si allontana stentando,la gravità si fa leggerezza...nel mezzo scene virtuose accompagnano suoni orgiastici,il clamore diventa tenebroso silenzio,le urla assordanti una piacevole melodia...il tepore soffia soave sulla terra...il caos giova ai corpi freddi."
LC
"
il vento e la forza bruta trasformano l'apatia della storia,la distanza diventa susseguirsi d'immagini apofantiche...il caso si erge ad arbitro.la palude s' illumina di concetti laboriosi,mentre inni pagani riecheggiano dalle profondità.Immergersi in così tanta vacuità è terrore e piacere,il tempo ritorna, nelle menti che lo accolgono."
LC
"le dita,delineando trame intense di pensieri,solcano rughe di sorrisi trascorsi...attraverso una lente il mondo si quantifica,dandosi dimensione convenzionata;la quiete è risveglio d'impeti e paure,il sonno anestetico di morte.Assaporare la vita è inutile...è l'intelletto che ti parla!"
LC
"sentirsi senza regoleè necessitar di loro.Ora, senza tempo,
le tue regole non esistono,la via dell' autocoscienza sta nel quartiere più basso, dove i lumi sono la propria oscuritàdove ciò che è
non giace per i tuoi perduti sensi,qui dove tutto è niente, il niente torna tra il tuo perderti nuovamente...qui dove ti smarrisci" LC e PM
..."il cardine si spezza...se l'abitudine è consuetudineallora non sto vivendo...o almeno tento di non farlo!percorro a ritroso il fiume,lascio il mare...trovo cime aguzze innanzi ai miei occhi...ad ogni rapida la mia vivacità, il mio slanciosi svigorisce;mentre imbocco un canale pallido, dritto , lucente.la mano diventa mezzo di non-vita...limito i movimenti e soprattutto...non godo del silenzio attorno.Proprio qui...dove non c'è dilemma nè tranquillità,ardore o disinteresse!se sono ciò che sto dando...quasi non avverto la mia esistenza."LC
".....La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."
Carmelo Bene
Contro-culture
Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco.
F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano
"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."
Carmelo Bene