mercoledì 1 agosto 2007

Sciolta

Mi chiedevo cosa volesse dire sciogliere.
Sciogliere quelle briglie unte di dolore e di ritrosia
Stavo attonita al pensiero di poter fermare l’attimo e finalmente diventare liquida.
Ma ero roccia pietra magma di donna che scava nelle ossa e si butta in pasto.
Schiva di baci e carezze alla ricerca di quello spazio per poter intravedere l’errore.
Solo occhi.
Vestita di un‘incredibile ironia scendevo le scale di lacca.
Lui era li ad aspettare e io andavo via di spalle per continuare ad assecondare la maledizione di donna di umidi pensieri e solo stomaco.
Sciolta.

MOON

2 commenti:

Zani ha detto...

Ciao. Come promesso sono venuto a trovarti. Sto curiosando in giro. Dove le trovi queste poesie?

LYON ha detto...

sono perlopiù mie

Contro-culture

Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco. F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano

"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."

Carmelo Bene