lunedì 3 marzo 2008

AX2006

come un orticciolo cintato di spine
sparso di uscite ma privo di entrata.
Nel delinearti il tempo non ti scalfì,
avvinghiato da viltà...
ora teatro di violente dispute,
ora oasi monastica.
Nella superiorità ogni tuo frutto è più rigoglioso, sano...
nel tramandare, inganno cieco.
Dal trono di questa lingua di terra
nel ciclo dell'immortalità,
nel distruggere costruendo
ti affermi inesauribile.
Nella tua proiezione imperfetta,
poco importa una curva,
nella luminosità della notte
poco importa la vita.
LC

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Contro-culture

Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco. F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano

"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."

Carmelo Bene