mercoledì 20 giugno 2007

Cadente

a ritroso, cadendo accenno ad avvinghiare il corpo torto.
L'animosità ricalca idee permeate che grevi colloquiano con l'implausibile.
I suoni sembrano provenire deformi nell'estasi.
in questa fragile eccitazione il niente non è tiranno spocchioso,
ma converge.
I canoni tarpano le ali:
Se non fosse passione patente,
come Icaro,
dal sole vivo,
sprofonderei negli abissi.
LC

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Contro-culture

Troppo e troppo poco. - Oggi gli uomini vivono troppe cose e riflettono troppo poco: hanno insieme fame e colica, e perciò diventano sempre più magri, per quanto mangino. Chi oggi dice: "Non mi è mai successo niente", è uno sciocco. F.W. Nietzsche - Umano, troppo umano

"..... La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto."

Carmelo Bene